mercoledì 9 gennaio 2019

Spettacolo delle marionette sull’acqua: un ritorno all’infanzia

Non poteva che nascere dai risicoltori questa antichissima tradizione esclusivamente vietnamita dove delle marionette scolpite nel legno dell’albero di fico e laccate con una resina che le rende impermeabili danzano sull’acqua mosse da un drappello di artisti attraverso invisibili meccanismi.

Le dimensioni delle marionette variano da 30 a 40 centimetri (ma alcuni esemplari raggiugono anche 1 metro) e sono fissate all’estremità di una lunga asta di bambù che viene manovrata dall’artista che lavora nascosto dietro una tenda (e immerso anch’egli nell’acqua); l’asta è collocata su una base galleggiante, con timone, e gli arti e il capo della marionetta vengono mossi da un sistema di tiranti di corda.
L’effetto è ipnotico, io non mi sono neanche accorta che fosse passata un’ora, e nonostante non conosca la storia rappresentata l’insieme riesce a riportarmi all’infanzia provocando meraviglia, stupore, tenerezza e attesa proprio come se fossi un bambino.
La storia viene raccontata, con l’accompagnamento di alcuni musicisti, da attrici posizionate ai lati del piccolo palcoscenico-piscina e vale assolutamente la pena spendere i pochi euro di differenza per sedere nella prima o al massimo nella seconda fila così da non essere disturbati dagli inevitabili cellulari alzati sopra le teste e godersi lo spettacolo pienamente.
Sparita quasi completamente durante la guerra, quest’arte popolare è tornata in vita dopo la creazione del Teatro Municipale delle Marionette sull’Acqua di Hanoi nel 1969 e oggi ci sono numerose troupe permanenti o itineranti, soprattutto nel Nord del paese (culla di questa tradizione).