mercoledì 9 gennaio 2019

La Zona DeMilitarizzata più militarizzata del mondo

Dopo la guerra d’Indocina (1946-1954) combattuta dal Viet Minh contro la Francia che voleva riprendere il suo controllo coloniale dopo l’occupazione giapponese, durante la Conferenza di Ginevra si giunse a un accordo che definiva lungo il 17° parallelo il confine tra il Vietnam del Nord, sotto il controllo del Viet Minh e la guida di Ho Chi Minh, e quello del Sud, prima sotto la guida dell’ex imperatore poi di Ngo Dinh Diem e quindi di Nguyen Van Thieu, ma di fatto controllato dagli americani.


Gli accordi prevedevano la creazione di una zona, demilitarizzata appunto, che andava dal confine con il Laos alla foce fiume Ben Hai lunga circa 100 chilometri e ampia circa 8. Le truppe di entrambi gli schieramenti dovevano rimanere fuori dall’area, ma in realtà durante la Guerra del Vietnam (che qui chiamano “Guerra americana”) questa è diventata una delle zone più militarizzate del paese.
I tunnel di Vinh Moc
La parte settentrionale della DMZ era oggetto di frequenti bombardamenti per cui la popolazione di confine costruì dei tunnel (veri e propri villlaggi) sotterranei per ripararsi. La costruzione dei tunnel di Vinh Moc è durata 13 mesi (1965-1966) con 18.000 giorni di lavoro che hanno coinvolto tutta la popolazione del villaggio e sono state in uso fino al 1972; si stima che circa 300 persone hanno vissuto permanentemente sottoterra in questo periodo e che 17 bambini sono nati nei tunnel.
Dentro il tunnel

Le gallerie si estendono lungo 2,8 chilometri, su tre livelli sotterranei (12,18 e 22 metri): il livello superiore era destinato alle famiglie che vi vivevano in piccole grotte, scavate nella roccia calcarea, di 4 m di lunghezza, 0,8 m di altezza e 1,8 m di larghezza; il secondo livello veniva utilizzato per immagazzinare armi e cibo; il livello più profondo, oltre ad avere una grotta adibita a sala parto e infermeria, veniva utilizzato per proteggersi dai bombardamenti dato che le bombe americane erano progettate per penetrare 10 metri sotto terra. Tutto intorno al villaggio sono stati scavati 8 chilometri di trincee.
Complessivamente durante la guerra furono sganciate 14 milioni di tonnellate di bombe, tre volte quelle utilizzate dagli alleati nel secondo conflitto mondiale. Tra il 10 e il 30% di questi ordigni è rimasto dormiente: bombe dormienti che hanno ucciso, dal 1975, oltre 100mila persone.